Lawrence Durell / Cento anni dalla nascita

Lawrence Durrell (Jalandhar 27 febbraio 1912 – Sommières, 7 novembre 1990)

Fratello di Gerald Durrell, venne educato in Inghilterra, trascorse gli anni della seconda guerra mondiale nel Medio Orientecome addetto al servizio informazioni britannico e, in seguito, a Belgrado e a Cipro.

Frutto di queste esperienze sono: Il libro nero (1938), lodato da Thomas Stearns Eliot per la sua originalità,La cella di Prospero (1945), Riflessioni su una Venere marina (1953), Limoni amari (1957), dove l’autore alterna ricordi personali agli eventi di tensione presenti a Cipro nel secondo dopoguerra, e la sua opera maggiore, una serie di romanzi detta «Il Quartetto di Alessandria», composto da quattro romanzi (Justine, 1957; Balthazar, 1958; Mountolive, 1958; Clea, 1960) ambientati in Egitto, dove ha raccontato la stessa storia d’amore, di politica e di perversione, da quattro punti di vista diversi, per dimostrare che non solo la verità è relativa, ma la stessa personalità umana è inafferrabile ed esiste solo in funzione dell’osservatore.
L’autore ha indagato sia la vita amorosa dell’uomo contemporaneo in funzione del motivo antipuritano ricorrente nelle sue opere, sia la modalità di formazione della personalità degli artisti.

La tetralogia alessandrina ha portato un’innovazione tecnica ai limiti del virtuosismo, catturando il lettore in un’atmosfera sensuale e crudele sullo sfondo di una società in disfacimento.

In uscita da Einaudi una nuova edizione del quartetto di Alessandria

Raffinata cultura e vivida concretezza espressiva si trovano nei suoi versi (Poesie, Collected poems, 1968), che furono anche le opere che lo resero noto intorno agli anni quaranta, e tra i quali si annoverarono: Paese privato (1943) e Apparenza di presunzione (1948).

Del 1988 è la pubblicazione degi scambi epistolari con l’amico Henry Miller, I fuorilegge della parola. Lettere 1935-1980 (The Durrell-Miller letters 1935-1980).

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